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lunedì 3 ottobre 2016

Parola di Scrittore #3: Il laboratorio di riciclo creativo alla libreria Giunti di Sanremo


Ci sono giorni che iniziano con le mani nella farina e terminano con le dita sporche di colla, come quella di venerdì scorso.
Chi segue la pagina Facebook di Sogni di Carta sa che il 30 settembre sono stata invitata dalle simpatiche libraie della libreria Giunti al Punto di Sanremo a tenere una lettura animata del mio romanzo con laboratorio finale.
Ormai conoscerete la mia timidezza (da bravo topino), ma saprete anche che mi piace mettermi in gioco, per cui non mi sono lasciata sfuggire l'occasione.
L'ansia era tanta, come sempre. Mi chiedevo quali e quanti bambini avrei avuto di fronte, se avrebbero apprezzato i brani di “Sogni di Carta” che avevo scelto per loro, se sarei stata all'altezza...
Insomma, armata di tanta buona volontà e di altrettante preoccupazioni, mi sono imbarcata in questa piccola avventura.
D'altra parte Gulliver e Archimede sono sempre ansiosi di conoscere nuove persone, di arrivare al cuore di molti bambini e io non potevo proprio rifiutarmi. Sono arrivata alla libreria Giunti e mi sono seduta su uno degli sgabelli per i topolini che da lì a breve sarebbero venuti ad ascoltare la mia storia. E pian piano, i piccoli amici hanno cominciato a occupare gli altri sgabelli, tutti intorno a me.
Qualcuno di loro aveva l'espressione un po' scettica, altri, intraprendenti, hanno cominciato subito a fare mille domande, e in men che non si dica, mi sono ritrovata accolta nel loro mondo così genuino, autentico.
Io: “Archimede era un libraio fuori dal comune, vestiva sempre a quadretti e i suoi migliori amici erano i libri. Gestiva una libreria come questa in cui ci troviamo, e il suo negozio si chiamava Sogni di Carta. Ma non vi ho ancora detto che Archimede aveva un assistente. Come ve lo immaginate?”
Bambina: “Be'... alto! E grande. Sicuramente... con l'età giusta!”
Io: “Cosa vuol dire con l'età giusta?”
Bambina: “Be', è ovvio: l'età giusta per lavorare! Non tutti possono lavorare!”
Giusto, giusto, come darle torto?
E così la lettura è andata avanti, con qualche piccola interruzione per ascoltare quello che i miei piccoli amici avevano da dirmi. E così è saltato fuori che nessuno aveva mai visto un topo in biblioteca, perché i topi di solito si trovano nelle cantine, o, al massimo, portano i soldini quando cadono i denti da latte, se non ci pensa la fatina. Poco dopo, guarda caso, si è scoperto che anche i bambini vanno ghiotti di biscotti proprio come Gulliver, quindi un tipino del genere non poteva certo risultare loro antipatico!
Io: “Ma voi credete nella magia?”
Bambina 1: “Io sì! Ci credo.”
Io, rivolta a un'altra bimba:“E tu?”
Bambina 2, poco convinta:“Anche io.”
Bambina 1: “Non dire le bugie, che poi ti cresce il naso come è successo a Pinocchio!”
Insomma, in poco tempo i miei giovani ascoltatori si sono fusi con i protagonisti della mia storia senza rendersene conto, e io gongolavo sullo sgabello, e Gulliver e Archimede insieme a me.
Dato che, com'è giusto, l'attenzione stava un po' calando, ho finalmente tirato fuori lo “Scatolone Fabbricone” (ve lo ricordate, quello de L'Albero Azzurro?) e subito mi sono ritrovata con le manine dei bimbi dappertuto, che cercavano di afferrare forbici, fili di lana, tappi di bottiglia, colla e piatti di plastica come se da lì a breve avessero scoperto che sulla faccia della Terra non sarebbe più esistito nessuno Scatolone Fabbricone, nessun pezzo di spago o ritaglio di carta. Ho mostrato loro la topo-pinza che avevo preparato per loro e che gli avrei insegnato a fare nel corso del laboratorio e sono esplosi letteralmente dalla gioia. Tutti, dal più grande al più piccolo, non vedevano l'ora di costruire quel “Gulliver chiudi-biscotti”, impazziti dall'entusiasmo.
“Ma dobbiamo usare la colla con le mani?”
“Come si fa?”
“E gli occhiali non glieli facciamo?”
“Potremmo fargli anche i denti!”
“Ma che bello che è!”
E così, tra una risata e l'altra, abbiamo incollato i tappi delle bottiglie a una pinza di legno per bucato, che avrebbero formato le orecchie del nostro bel topo. Poi è stato il turno della coda:
“Io voglio fargliela lunga così!”
“Io di più!”
“Io voglio un pezzo di spago lungo da qui a qui.”
“Io, invece, lo voglio della misura giusta.”
E dopo la coda, è stato il turno dei baffi, incollati “a ics”, ci hanno tenuto a sottolinearlo.
“E il naso non glielo facciamo?”
“Ma certo, altrimenti come fa a sentire il profumo dei biscotti, senza un grosso nasone?”
Alla fine abbiamo scoperto che la lana colorata con cui abbiamo fatto il naso della nostra topo-pinza aveva tutta l'aria di un delizioso gusto di soffice gelato, e ci è venuta l'acquolina in bocca, inutile dirlo, vero?
Ma la parte migliore doveva ancora arrivare. I bambini sono andati in brodo di giuggiole quando hanno visto la confezione di occhietti che ho tirato fuori come “il pezzo forte” del laboratorio. E lo è stato davvero!
Occhietti con pupille mobili son finiti dappertutto: dentro il piatto di plastica, sul tavolo, sul pavimento... insomma, ci si sentiva un po'... osservati!
Ma siamo riusciti a incollare anche quelli ed ecco che, alla fine, la topo-pinza era pronta, fatta e finita.
Be', un'ora è passata? E' già finito tutto? E' stato così semplice?
Sono arrivati i genitori e i bambini son schizzati su dagli sgabelli come molle impazzite, con la pinza chiudi-biscotti nuova di zecca pronta a spiccare il suo primo volo.
Ne è seguito una marea di “Grazie” che non avrei mai immaginato possibile, non si finiva più di ringraziarmi per quella topo-sorpresa.
E così, alla fine, me ne sono tornata a casa anche io, con la borsa svuotata dal materiale che avevo portato con me, ma riempita con tanti, meravigliosi sorrisi: quelli che ho donato e che mi sono tornati indietro ingigantiti.
Grazie, Sogni di Carta, per le emozioni che continui a regalarmi, e grazie a voi, piccoli e grandi lettori, per rendere possibile questa splendida, inaspettata magia!

mercoledì 8 giugno 2016

Recensione: "Lisbeth e il segreto della Città d'Oro" di Mavis Miller


Bentornati su Sogni di Carta, topolini di biblioteca!
Oggi vi propongo la recensione di un romanzo per ragazzi che mi ha incuriosita fin da subito e che non ho esitato a portarmi a casa. Per fortuna il mio intuito non ha fatto cilecca e mi sono ritrovata a leggere una storia appassionante, spensierata e profonda al tempo stesso.
Eccovi, dunque, il mio parere =)


Titolo: Lisbeth e il segreto della Città d'Oro
Autore: Mavis Miller
Editore: DeAgostini
Pagine: 480
Prezzo: 14,90 euro
Età: 10+

Trama
Al di là di tutti i confini, al di là dei mari, dei fiumi, delle montagne e delle sconfinate Terre Selvagge, esiste una città magnifica. Le sue strade sono lastricate di gemme preziose, i suoi palazzi sono splendenti e le sue torri si specchiano nelle acque cristalline del Lago Smisurato. Non c’è al mondo luogo più felice della Città d’Oro, e non ci sono al mondo persone più felici dei suoi abitanti. Sì, perché i Lucenti sono dotati di poteri straordinari. All’età di tredici anni, vedono i capelli diventare d’oro e i piedi staccarsi dal suolo in un volo gentile. Ed è per questo che tutti i ragazzini della Città d’Oro attendono con ansia il fatidico compleanno. Tutti, compresa Lisbeth. Lisbeth che sogna di diventare grande in fretta e di frequentare il Collegio Lucente per ritrovare così André, il suo amico del cuore. Qualcosa però va storto: la mattina del suo tredicesimo compleanno, Lisbeth si sveglia con i soliti capelli marroni e le solite caviglie rotonde che non si sollevano dal suolo nemmeno di un millimetro. Ma come è possibile? Forse lei non è Lucente come tutti gli abitanti della Città d’Oro? E se è davvero così, quale sarà il suo destino? Per scoprirlo la ragazzina dovrà affrontare una lunga ed emozionante avventura, al di là delle rassicuranti mura della sua città. Per conoscere il mondo e anche un po’ se stessa.


Il voto dello Gnomo delle Storie:



Per i lettori che hanno voglia di:
Messaggi importanti trasmessi con spensieratezza.


Consigliato da:


Recensione:
La bellissima copertina di questo libro mi aveva attratta già guardandola dallo schermo del pc. Quando me lo sono ritrovato in mano in libreria, poi, non ho potuto che ammirarla ancora di più, visto che gli è stato conferito un effetto metallizzato e luccicante, per rendere meglio l'effetto dell'oro. Se la copertina mi aveva completamente rapita, tuttavia, non sapevo proprio cosa aspettarmi dal suo contenuto. Sul web non erano ancora uscite recensioni, nessuno ha parlato sui social di Lisbeth e il segreto della Città d'Oro e, una volta tanto, per me questa lettura è stata una vera sorpresa, una scoperta continua.
Fin dalle primissime pagine il lettore viene catapultato in una realtà nuova e insieme familiare, non è difficile calarsi nei panni di Lisbeth e di tutti gli abitanti della Città d'Oro. Dopo una manciata di capitoli, ci si accorge che la storia che si sta leggendo somiglia sempre di più a una metafora della nostra società moderna, e allora ai nostri occhi quello che inizialmente sembrava un romanzo fantasy si trasforma quasi in una sorta di distopico. Dico quasi perché Lisbeth e il segreto della Città d'Oro non rientra assolutamente in quest'ultimo genere, anche se al suo interno una critica al nostro modo di vivere (e di pensare) moderno esiste eccome.
"Che bisogno c'è di cambiare le regole, quando funzionano così bene?"
"Perché è il corso naturale delle cose! Il tempo passa! Tutto si evolve. Perché solo noi insistiamo a restare fermi, immutabili?"
"Perché noi siamo perfetti." 
Nella Città d'Oro tutto è perfetto, anche i suoi abitanti, chiamati Lucenti, e perfino i sentimenti. Non c'è posto per la tristezza, l'insoddisfazione e la frustrazione. Ogni cosa negativa viene cancellata, o meglio, dimenticata, trasformata. I Lucenti possono scegliere il proprio mestiere esercitandolo senza nessun tipo di problemi. Anche la morte è vissuta con uno spirito diverso, poiché non è possibile morire di malattia, ma solo di vecchiaia. E quando la fine sopraggiunge, l'angoscia, la tristezza e il dolore sono assolutamente banditi. La dipartita dal mondo avviene serenamente, il lutto non dura che pochi attimi, poi si riprende a festeggiare la ricchezza della vita, con i suoi colori e profumi. Niente deve minare all'equilibrio della Città d'Oro, dove ogni dote è libera di essere espressa e ammirata e dove l'aspetto esteriore è la prima cosa che conta, insieme all'etichetta.
L'unico neo in questo mare di perfezione è proprio Lisbeth. Non solo è impacciata in un modo che in molti ritengono imbarazzante nella ridente cittadina, ma... be', i suoi capelli non sono dorati come quelli di tutti gli altri Lucenti. Lisbeth diventa un caso clinico, etichettata come diversa, normale, e la normalità non è ammessa tra le mura della Città d'Oro, ma solo al di fuori, e questo Lisbeth lo imparerà a sue spese. La aspetta, infatti, una nuova vita nelle Terre Selvagge, là dove vivono i Non-Lucenti, gli imperfetti, i poveri, tra cui si nascondo ladri, assassini e delinquenti della peggior specie.
E' questo lo sfondo su cui si snoda la storia di Lisbeth. L'autrice parla ai suoi lettori con un linguaggio semplice, uno stile leggero e privo di fronzoli. Ho apprezzato la spensieratezza con cui Mavis Miller ci racconta e trasmette temi importanti, facendo uscire i suoi lettori cresciuti, con un'esperienza in più in quella meravigliosa valigia da viaggio che è la lettura.
Lisbeth e il segreto della Città d'Oro ci parla di razzismo, ma non solo. Sono molte le figure che potranno rivedersi nella protagonista di questa storia. Nella nostra società moderna diverso è colui che va controcorrente, ma anche lo straniero, l'intruso, che diventa il capro espiatorio contro cui inveire e arrabbiarsi. Diverso è anche chi ha una spiccata sensibilità o chi è affetto da una rara malattia e per questo "sbagliato", anormale.
Mavis Miller dà voce a queste persone e ai loro piccoli, grandi drammi quotidiani, e lo fa con una spensieratezza e leggerezza disarmanti. Quella che appare come una semplice favola per intrattenere i bambini, si rivela un piccolo gioiello ricco di insegnamenti e intriso di messaggi che non è difficile individuare sotto il nero dell'inchiostro della parola scritta.
L'autrice ci parla anche dell'amore e dei sentimenti, quelli che ci rendono speciali in quanto esseri umani: è da questi che dobbiamo partire per comprendere l'uguaglianza e l'unicità di ognuno di noi. Siamo tutti esseri unici con le nostre imperfezioni, ma è proprio questo a renderci profondamente simili.
Leggete Lisbeth e il Segreto della Città d'Oro se avete voglia di magia, fantasia e spensieratezza. Ma leggetelo anche se desiderate una lettura leggera che faccia riflettere su temi importanti, perché non ve ne pentirete!

Parole chiave di questa storia:
Amicizia
Normalità
Uguaglianza
Segreti
Forza interiore
Spensieratezza


giovedì 2 giugno 2016

Appuntamenti in libreria # 3: Giugno 2016



Bentornati in Sogni di Carta, topolini di biblioteca!
Le vacanze estive stanno per cominciare, cosa c'è di meglio di una buona lettura per accompagnare le giornate di relax? 
Oggi vi segnalo le uscite di giugno in libreria, per quanto riguarda le letture per bambini e ragazzi.

BAMBINI

Titolo: La magica casa sull'albero. Dinosauri prima del buio.
Autore: Mary Pope Osborne
Editore: Piemme - Il Battello a Vapore
Pagine: 96
Prezzo: 1,00 euro
Pubblicazione: 14 giugno 2016
Età: 6+

Torna una delle serie più amate dai bambini di tutto il mondo "La Magica Casa sull'Albero" con una nuova veste grafica, una grande campagna di lancio e... un piccolo prezzo!

Trama
Due fratellini, una casa sull’albero che si trasforma in macchina del tempo e tanti viaggi alla scoperta di epoche e continenti lontani! Tra dinosauri, antichi romani, pirati dei caraibi e molto altro, Jack e Annie vivranno incredibili avventure e intricati misteri.
Da dove viene la casetta sull'albero che Jack e Annie trovano nel bosco? Prima che i due fratelli riescano a scoprirlo, la magica casa li trasporta nella Preistoria. Riusciranno a tornare prima che faccia buio, o saranno preda di un dinosauro affamato?

Per i lettori che hanno voglia di:
Avventura, storia, viaggi, fantasia.

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Titolo: Bambi. Storia di una vita nel bosco.
Autore: Felix Salten
Editore: Piemme, Il Battello a Vapore
Pagine: 256
Prezzo: 12,00 euro
Pubblicazione: giugno 2016
Età: 10+

Trama
Il romanzo originale da cui è stato tratto uno dei più celebri film d'animazione Disney.
"Già dalle prime pagine, il libro Bambi mi sembrò molto più bello del film. La storia era articolata, ricca di sfumature e dialoghi, con descrizioni dettagliate e poetiche. Era come intrufolarsi nella vita segreta di piccoli e grandi animali. Potevo ascoltare i pensieri di alberi e foglie, tutto era vivo e vibrante. Nuovo. Mi sembrava di osservare il mondo naturale per la prima volta insieme al piccolo capriolo. Sfogliando il libro oggi, ho ritrovato l'incanto del bosco così come me lo ricordavo." dall'introduzione di Giuseppe Festa​.

Per i lettori che hanno voglia di:
Animali, natura.

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RAGAZZI

Questo mese la Rizzoli ci regala una bella notizia, perché per tutti noi amanti dei libri è in arrivo un'uscita speciale, ovvero il quarto capitolo di un'appassionante saga che ha incantato grandi e piccini. Sto parlando della serie  de "La Terra delle Storie" di Chris Colfer! Se non avete ancora letto i tre libri precedenti, non fateveli scappare e correte ad acquistarli, approfittandone della stagione estiva per divorarveli, non ve ne pentirete!

Titolo: La Terra delle Storie. Oltre i Regni
Autore: Chris Colfer
Editore: Rizzoli
Pagine:
Prezzo: 15,00 euro
Pubblicazione: 16 giugno 2016
Età: 10+

Trama
L'Uomo Mascherato minaccia la Terra delle Storie. Sta ad Alex e Conner fermarlo... tranne che Alex è stata espulsa dal Consiglio delle Fate e nessuno vuol credere di essere in pericolo. Con il solo aiuto di Riccioli d'Oro, Jack, Cappuccetto e Mamma Oca, i gemelli Bailey scoprono le trame segrete del nemico: possiede una potente pozione magica che può trasformare ogni libro in un portale, e sta formando un esercito fatto di tutti i peggiori cattivi della letteratura. Inizia così una corsa all'ultimo respiro che passa per i paesi delle storie classiche, dal regno di Oz all'Isola che non c'è, per rincorrere l'Uomo Mascherato e fermare i suoi piani distruttivi." dall'introduzione di Giuseppe Festa​.

Per i lettori che hanno voglia di:
Avventura, favole, magia, fantasia.

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Anche per questa volta è tutto, topolini. Spero che in questo post abbiate trovato qualcosa di utile! Ci leggiamo presto!


lunedì 16 maggio 2016

Gulliver consiglia #2: "Briciole" di Lorenzo Naia


Bentornati su Sogni di Carta, topolini di biblioteca!
Dopo tanto tempo, riprendo la parola io, Gulliver. Oggi voglio consigliarvi un libro che ha fatto vibrare i miei baffi dall'emozione e gorgogliare il mio stomaco sorcino per la fame.
Sto parlando del golosissimo "Briciole" di Lorenzo Naia, illustrato da Roberta Rossetti ed edito da VerbaVolant Edizioni.


"Briciole" racconta la storia di Bibì, pasticcere parigino il cui negozio è spesso vuoto. A nulla valgono i suoi sforzi e le sue capacità di sfornare dolci prelibati, perché sono pochi i clienti che entrano nella sua pasticceria. Cerca visibilità, compagnia e persone con cui condividere la sua arte e le sue golosità. Ma questo libro narra anche la storia di briciole di dolci che, temendo di essere state scartate per qualcosa che in loro non va, si ritrovano per le vie di Parigi, alla ricerca di risposte alle loro domande esistenziali. In che modo le briciole e Bibì sono collegati? Spetterà a voi scoprirlo, topolini!
Tra le colorate pagine di "Briciole" troverete anche delle prelibate curiosità sui dolci parigini più golosi. Brisé, Meringue, Croquembouche, Clafoutis e molte altre briciole vi aspettano per essere assaggiate... ehm... volevo dire, scoperte!
Le illustrazioni di Roberta Rossetti, poi, sono proprio come piacciono a me: così belle, colorate e stravaganti, che non si può proprio non amarle.
A me, a furia di parlare di dolci, è venuta una gran fame. Siccome tutti sapete che quando sono affamato divento intrattabile, qui in Sogni di Carta abbiamo sfornato una torta. Per la precisione, si tratta di una crostata integrale con mele e marmellata di albicocche, una vera golosità! Per cui adesso, se non vi dispiace, vado a gustarmene un bel pezzetto, facendo attenzione a non fare briciole... non si sa mai cosa potrebbero combinare se si unissero insieme a quelle dei miei soliti biscotti. E poi, non vorrei mai che si sentissero scartate e sprecate, orfane di impasto come quelle della storia scritta da Lorenzo Naia!
Buone briciole a tutti =)


mercoledì 11 maggio 2016

Sogni in Libreria: Nasce la collana Io leggo da solo di DeAgostini!


Buongiorno topolini di biblioteca! 
Oggi vi parlo con immenso piacere di questa nuovissima collana in libreria da oggi per DeAgostini. 
La trovo molto interessante, per cui non potevo non presentarla ai piccoli lettori e a genitori e insegnanti che possono capitare tra le pagine virtuali di Sogni di Carta!

Nasce IO LEGGO DA SOLO,
la nuova collana di fiabe De Agostini Libri per i primi lettori.
Conquista la Patente del Lettore: 
DeAgostini regalerà i libri alla biblioteca della scuola!

Da oggi in libreria per De Agostini Libri i primi sei volumi della nuova collana Io leggo da solo, sei fiabe dedicate ai piccoli lettori per avvicinarli gradualmente al piacere della lettura e trasformarli in Lettori patentati. La collana è accompagnata da due importanti iniziative: la ‘Patente del Lettore’ e l’App.

   

I LIBRI - La nuova collana pensata per i bambini che si avvicinano per la prima volta alla lettura autonoma, è composta da libri ideati con testi brevi con un lessico facile e qualche parola ‘sfidante’, sono scritti in stampatello e riccamente illustrati, ricercando una stretta corrispondenza tra il testo e l’immagine per facilitare la comprensione e agevolare l’approccio alla lettura.
I titoli che compongono la collana: La regina delle nevi, Cenerentola, I tre porcellini, Hänsel e Gretel, Pinocchio, Cappuccetto Rosso.


LA PATENTE DEL LETTORE – In ogni libro della collana è presente una ‘patente’ che i bambini possono ritagliare e un bollino che possono staccare e posizionare nell’apposito spazio sul cartoncino. Una volta completata la collana e attaccati tutti gli adesivi sulla patente, il giovane lettore potrà consegnarla all’insegnante. Ogni quindici patenti raccolte, De Agostini regalerà una fornitura di libri per la biblioteca scolastica!


L’APP – Con l’acquisto di ogni libro, gli utenti avranno la possibilità di scaricare gratuitamente l’applicazione dedicata. Le attività da svolgere saranno tantissime, tra cui l’ascolto del libro, la registrazione della propria lettura con la possibilità di riascolto della propria voce e tantissimi giochi dedicati per stimolare la fantasia e l'interazione degli utenti.

Trovo queste novità davvero stimolanti, adeguate alle richieste dei bambini di oggi e all'apprendimento, oltre al fatto che invoglino alla lettura e ad avvicinarsi a quel mondo fatto di carta e inchiostro che nel nostro mondo moderno spesso tendiamo a valutare "noioso" e poco interattivo. DeAgostini risponde bene a questo problema, offrendo al lettore nuovi stimoli e nuove dimensioni di gioco =D


lunedì 2 maggio 2016

Appuntamenti in libreria #2: maggio 2016



Bentornati in Sogni di Carta, topolini di biblioteca!
Oggi vi segnalo le uscite di maggio in libreria, per quanto riguarda le letture per bambini e ragazzi.

BAMBINI

Titolo: La mucca che voleva imparare a volare
Autore: Gemma Merino
Editore: Valentina edizioni
Pagine: 40
Prezzo: 11,90 euro
Pubblicazione: maggio 2016
Età: 3+

Trama
Tina è una mucca molto speciale, è curiosa, vuole sapere sempre tutto di tutto e ha sempre delle idee geniali! Peccato che le sue sorelle le trovino un po'... ridicole e senza senso! Riuscirà a convincerle che a volte anche ciò che sembra impossibile si può realizzare?

Per i lettori che hanno voglia di:
Sogni, determinazione.

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Titolo: Amico pollice
Autore: Alice Brière-Haquet
Illustratore: Amélie Graux
Editore: Piemme, Il Battello a Vapore
Pagine: 32
Prezzo: 8 euro
Pubblicazione: marzo 2016
Età: 4+

Trama
Il mio pollice è il mio più grande amico. È un po’ timido, quindi preferisce starsene al calduccio nella mia boccuccia. Ma un giorno decide di… sbucare fuori! Cucù! All’improvviso si mette a disegnare, mi aiuta a salvare un uccellino caduto dal nido e, insieme, iniziamo a fare tante cose divertenti, così non avrà più bisogno di nascondersi!​

Per i lettori che hanno voglia di:
Diventare grandi

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Titolo: Scintilla
Autore: Cinzia Capitanio
Editore: Piemme, Il Battello a Vapore
Pagine: 176
Prezzo: 9 euro
Pubblicazione: maggio 2016
Età: 9+

TramaEmma si è trasferita nella vecchia cascina della nonna, un luogo tutto da esplorare. In una delle soffitte trova un baule ed è lì che incontra per la prima volta Scintilla, una gatta parlante capace di trasformarsi in mille animali diversi, che da quel momento diventa la sua migliore amica e la tira fuori da ogni difficoltà.

Per i lettori che hanno voglia di:
Identità, affrontare le difficoltà, storie di animali, amicizia.

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RAGAZZI

Titolo: Lisbeth e il segreto della città d'oro
Autore: Mavis Miller
Editore: DeAgostini
Pagine: 480
Prezzo:  euro
Pubblicazione: 10 maggio 2016
Età: 11+

Trama
Al di là di tutti i confini, al di là dei mari, dei fiumi, delle montagne e delle sconfinate Terre Selvagge, esiste una città magnifica. Le sue strade sono lastricate di gemme preziose, i suoi palazzi sono splendenti e le sue torri si specchiano nelle acque cristalline del Lago Smisurato. Non c’è al mondo luogo più felice della Città d’Oro, e non ci sono al mondo persone più felici dei suoi abitanti. Sì, perché i Lucenti sono dotati di poteri straordinari. All’età di tredici anni, vedono i capelli diventare d’oro e i piedi staccarsi dal suolo in un volo gentile. Ed è per questo che tutti i ragazzini della Città d’Oro attendono con ansia il fatidico compleanno. Tutti, compresa Lisbeth. Lisbeth che sogna di diventare grande in fretta e di frequentare il Collegio Lucente per ritrovare così André, il suo amico del cuore. Qualcosa però va storto: la mattina del suo tredicesimo compleanno, Lisbeth si sveglia con i soliti capelli marroni e le solite caviglie rotonde che non si sollevano dal suolo nemmeno di un millimetro. Ma come è possibile? Forse lei non è Lucente come tutti gli abitanti della Città d’Oro? E se è davvero così, quale sarà il suo destino? Per scoprirlo la ragazzina dovrà affrontare una lunga ed emozionante avventura, al di là delle rassicuranti mura della sua città. Per conoscere il mondo e anche un po’ se stessa.

Per i lettori che hanno voglia di:
Fantasia, avventura, ricerca interiore, riflessioni, scoperte.
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Titolo: Il mare davanti. Storia di Tsegehans Weldeslassie
Autore: Erminia Dell'Oro
Editore: Piemme
Pagine: 160 pagine
Prezzo: 16 euro
Pubblicazione: maggio 2016
Età: 14+

Trama
Tsegehans Weldeslassie, Ziggy per gli amici, è nato il 30 settembre 1980 ad Asmara. Dopo essersi laureato, come tutti i suoi coetanei viene destinato a uno dei campi militari che si trovano in Eritrea. Non ha scelta, per la dittatura infatti è un incarico obbligatorio e a tempo indeterminato. Chi lo rifiuta finisce in prigione come disertore. Ziggy però non ci sta. Non vuole rinunciare al suo futuro e sceglie la strada più incerta e pericolosa: la fuga verso l’Europa. Passato di nascosto il confine con il Sudan, si trova davanti un deserto di migliaia di chilometri prima di arrivare in Libia e giocarsi il tutto per tutto su uno dei terribili barconi che ogni giorno solcano il Mediterraneo. Erminia Dell’Oro ha raccolto la sua testimonianza.

Per i lettori che hanno voglia di:
Attualità, guerra, viaggi della speranza, testimonianze, storie vere.

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Anche per questa volta è tutto, topolini. Spero che in questo post abbiate trovato qualcosa di utile! Ci leggiamo presto!


martedì 19 aprile 2016

Recensione: "Olga di carta" di Elisabetta Gnone


Bentornati su Sogni di Carta, topolini di biblioteca!
Era da tempo che volevo leggere questo romanzo, me lo sono regalata per Pasqua e sono contentissima dell'acquisto fatto, perché Olga di carta è una storia che non poteva proprio mancare tra gli scaffali della mia libreria. Lo metterò accanto a "Le avventure di Jacques Papier", sono sicura che si terranno un'ottima compagnia!

Titolo: Olga di carta
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Pagine: 298
Prezzo: 14,90 euro
Età: 10+

Trama
Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d'aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell'infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che un giorno partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di essere trasformata in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: s'imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare remando. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare...


Il voto dello Gnomo delle Storie:

Per i lettori che hanno voglia di:
Una favola spensierata ma con una morale importante e sempre attuale.


Consigliato da:


Recensione:
Ci sono piccoli libri che lasciano grandi emozioni nel cuore, una volta conclusi. Ci sono romanzi che possono essere letti a tutte le età, perché hanno sempre un messaggio da trasmettere, attuale e mai banale. Olga di carta di Elisabetta Gnone è questo e molto altro ancora.
Non sapevo bene cosa aspettarmi da questa storia, la trama e la copertina mi attiravano, ma ero rimasta delusa dal primo volume della saga di Fairy Oak - Il segreto delle gemelle, per cui il mio approccio con il nuovo lavoro della Gnone è stato un tentativo di "riappacificarmi" con l'autrice, se così si può dire.
Olga di carta si è dimostrato un piccolo gioiello, che custodirò gelosamente sugli scaffali della mia libreria.

"Il segreto è nella carta. [...] A osservarla bene, ogni carta mostra la sua fibra, che è molto più forte di quanto si creda! Però è anche flessibile e leggera, facile da modellare. Non c'è niente che non si possa fare con la carta, bisogna solo conoscerla e fidarsi di lei."

Fin dalle prime pagine il lettore viene rapito dallo stile dell'autrice, fresco e leggero, fantasioso ed evocativo. L'inizio di questa storia mi ha ricordato un altro romanzo che ho amato a dismisura, e cioè Momo di Michael Ende. Cos'hanno in comune Momo e Olga? Quasi nulla, se non il fatto che riescono entrambe ad attirare l'attenzione di tutti, grandi e piccini, per due doti diametralmente opposte: Momo sa ascoltare, mentre Olga sa raccontare. La naturalezza e la semplicità con cui queste due protagoniste intrattengono i loro compaesani le ha rese simili ai miei occhi di lettrice, ma Olga somiglia molto anche a un altro personaggio di carta e inchiostro... sto parlando di Jacques Papier del romanzo di Michelle Cuevas, ma prima di rivelarvi il motivo di questa somiglianza, devo parlarvi di lei, Olga, di chi altrimenti?
Nelle pagine di Elisabetta Gnone ritroviamo due storie che si svolgono parallele e che, talvolta, sembrano sovrapporsi. Protagoniste del romanzo sono Olga Papel, ragazzina  fantasiosa, dolce e instancabile narratrice, e Olga di carta, la sua omonima di cui la piccola Papel racconta le avventure.
Tutti gli abitanti di Balicò si riuniscono per ascoltare le storie di Olga, alcuni si nascondono dietro i cespugli, per non farsi scoprire ad ascoltare le favole di una bambina, altri sanno di addormentarsi nel bel mezzo della narrazione, per cui richiedono di essere svegliati per non perdersi il gran finale... insomma, Olga con la sua capacità di intrattenimento sa tenere sul filo del rasoio tutto il paese, chi più chi meno, e davanti alle sue storie anche chi era nemico diventa amico per un attimo, pronto a calarsi nei panni della bimba di carta protagonista della storia che Olga racconta.
Perché Olga di carta attira l'attenzione di tutti, però? Forse perché, come hanno fatto notare nella sinossi del romanzo, Olga sa fare breccia nel cuore di ognuno di noi, con i suoi piccoli, grandi drammi, che sono stati anche i nostri (e lo sono ancora!).

"Una bambina che ha scoperto come vincere la paura" diceva (di lei) la saggia Tomeo [...]
"Paura di cosa?" le chiedevano gli altri.
"Dei mostri che mette nelle sue storie e dei quali noi tutti abbiamo paura!"

Pur di non essere più diversa, fragile, vulnerabile e insignificante, Olga di carta intraprende un viaggio, che è anche il nostro, alla ricerca di qualcuno che possa renderla una persona migliore.
Ma, infine, troverà quello che cercava all'inizio della sua avventura? La strada è irta di pericoli, gli insegnamenti sono sempre dietro l'angolo e nessuno può sapere dove i passi di Olga la (e ci) condurranno, ma una cosa è certa: chi viaggia non torna mai a casa uguale a come era partito, ne tornerà con un bagaglio più carico e ricco di prima. Ecco come ci sentiremo a lettura conclusa.
Lungo la strada verso la realizzazione del suo più grande desiderio, quello di diventare una bambina normale, in carne e ossa, Olga fa gli incontri più disparati: un tasso brontolone, un bambino che vive su una mongolfiera senza mai toccare terra (e in questo mi ha ricordato con tenerezza Il barone rampante di Italo Calvino), un cercatore di tracce, l'allegra compagnia di un circo... Da ogni incontro che farà, Olga imparerà qualcosa, anche se in un primo momento non darà peso a ciò che i suoi amici avranno da trasmetterle e, forse, neppure noi. E' questa la magia di Olga di carta: si presenta come una favola, ci avvolge e ci culla in modo materno, con delicatezza, ma sul finale spiazza e sorprende per la sua profondità. E allora, quella che si era presentata come una storia leggera, dolce e spensierata, si trasforma in un insegnamento sempre attuale, perché chi, in fondo, non si è sentito almeno una volta nella vita fragile, diverso, inadeguato proprio come Olga?
La storia di Elisabetta Gnone è un origami: ogni piega nasconde qualcosa, un perché, e tutte le pieghe del foglio nell'insieme danno vita a una creatura meravigliosa, semplice e unica nel suo genere.
La cosa che più mi ha sorpresa durante la lettura del libro è che dietro ogni episodio e ogni pagina si nasconde qualcosa di più, un messaggio tra le righe che gli animi più sensibili non faticheranno a riconoscere. Tramite la storia che Olga racconta agli abitanti di Balicò, la bambina lascia emergere le sue paure, lascia che il dolore fluisca attraverso di lei per parlare di ciò che le fa più male. La sua Olga di carta le permette di esprimere tutti i sentimenti che tiene celati nel cuore e che, con la voce di un personaggio inventato, sono più facili da tirare fuori. 

Questa è una storia vera. 
E' la storia di quando l'orso [...] mi ha tagliata in due e l'Omino a molla mi ha riattaccata con lo scotch [...] ma io dico che quando ti tagliano in due ci vuole qualcosa di forte per tenerti insieme."

Olga di carta, dunque, si presenta davvero complesso, ha una forte valenza metaforica. Tra le tematiche affrontate ritroviamo la diversità, l'amicizia, il saper trovare un posto adatto a noi nel mondo, la famiglia, la perdita, il dolore, la fantasia, l'umiltà...
Olga e Jacques Papier, sebbene appartengano a storie diverse, sono accomunati dal desiderio di cambiare, di essere diversi da quello che sono e di diventare "normali". Ma cosa è normale, in fondo? Cosa significa essere speciali? Sono lezioni che entrambi i protagonisti di questi due romanzi per ragazzi impareranno nel loro fantastico viaggio verso la realizzazione personale, e noi impareremo con loro.

"Cosa dovresti dire, tu, di me, che sono così..."
"Così?"
"Be'... [...] diversa!"
"Siamo tutti diversi in questo mondo" disse Melo. Poi precisò: "Da vicino, perché da lontano, invece, siamo tutti uguali."

Qual è la tua dote? Esiste un'altra persona al mondo come te? Sono queste le domande che vengono poste a Olga di carta durante tutta la narrazione. La bambina troverà le risposte, e voi?

Parole chiave di questa storia:
Amicizia
Viaggi
Normalità
Carta
Emozioni